Il disegno di legge di riforma degli appalti all’esame dell’Ars, frutto anche del lavoro congiunto delle 21 sigle fra sindacati, associazioni datoriali e dei tecnici professionisti riuniti nella Consulta regionale delle costruzioni, blocca i fenomeni delle “cordate” e dei ribassi eccessivi e rappresenta l’occasione per garantire finalmente l’accesso alle gare solo alle imprese sane che applicano le norme sulle forniture, che rispettano i diritti dei lavoratori e che investono sulla sicurezza nei cantieri.
E’ la svolta attesa dal comparto per uscire dalla crisi e ricominciare ad usare i termini “lavoro” e “assunzioni”. I sindacati Fillea-Cgil, Filca-Cisl, Feneal-Uil e le associazioni Ance Sicilia, Confapi Sicilia e Anaepa-Confartigianato, temendo che le polemiche sulla legittimità costituzionale della norma, lungi dal celare l’intenzione di proteggere interessi oscuri, finiscano per interrompere il dibattito a Sala d’Ercole, si sono riuniti d’urgenza nel fine settimana per lanciare un monito ai deputati dell’Ars, affinché approvino questa norma entro domani, prima della finestra legislativa dedicata all’assestamento di bilancio.
A tal proposito dichiarano: “I lavoratori e gli imprenditori si aspettano che i parlamentari regionali tutti colgano senza indugio questa occasione storica e irripetibile di imprimere una svolta di trasparenza e legalità al settore delle opere pubbliche che finora in Sicilia è stato terra di conquista per bande criminali. Nel momento in cui il presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, insiste sul fatto che la corruzione è un cancro radicato nella società che va combattuto senza tentennamenti, i deputati dell’Ars dicano chiaramente da che parte stanno e dimostrino concretamente, approvando il disegno di legge di riforma degli appalti in Sicilia, di volere alzare un argine contro l’infiltrazione della criminalità organizzata e i malaffari dei re delle ‘cordate’ e dei ribassi ‘magici’. Su questa norma i deputati dell’Ars si giocano la credibilità a livello nazionale riguardo alla lotta alla mafia e alla corruzione, all’impegno per la trasparenza e la legalità, alla salvaguardia dell’occupazione e della vita dei lavoratori”.