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Mancata depurazione nel mare di San Leone: chiesto processo per vertici di Girgenti Acque

Tribunale di Agrigento

“La madre di tutte le battaglie”. E’ stata definita così dall’associazione ambientalista MareAmico Agrigento. Si tratta della vicenda relativa alla depurazione dopo i numerosi disservizi, causati da rotture e perdite, che avrebbe portato a scaricare la fogna nel mare di San Leone.

Dopo il sequestro preventivo delle due condotte sottomarine, ora arriva l’udienza preliminare dopo l’inchiesta della Procura della Repubblica di Agrigento. I pm Alessandra Russo, Silvia Baldi e Antonella Pandolfi hanno firmato la richiesta di rinvio a giudizio; ora sarà il giudice a decidere se mandare a processo, o meno, gli imputati accusati, a vario titolo, di danneggiamento, abuso d’ufficio, truffa, falso e frode in pubbliche forniture.

Gli imputati, come riporta il sito di informazione Agrigentonotizie.it, sono: Marco Campione, 55 anni, di Agrigento, legale rappresentante di Girgenti Acque Spa; Giuseppe Giuffrida, 69 anni, già amministratore delegato del gestore del servizio idrico integrato nell’Agrigentino; Calogero Sala, 56 anni, direttore tecnico della Girgenti Acque, e Bernardo Barone, 64 anni, direttore generale dell’ Ato idrico, entrambi di Agrigento. A quest’ultimi si aggiungono Pietro Hamel, 65 anni, dirigente tecnico dell’Ato idrico; Rita Vetro, 62 anni, titolare del laboratorio di analisi “BioEco analisi” convenzionato con il Servizio sanitario nazionale, e Maurizio Carlino, 56 anni, progettista e direttore dei lavori, entrambi di Favara. 

 

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