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Mandorlo in Fiore “orfano” dei gruppi folk agrigentini: grido di protesta

Niente gruppi agrigentini alla 73esima edizione della Festa del Mandorlo in Fiore di Agrigento. Se nei giorni scorsi erano stati tutti i gruppi folk a manifestare un celato dissenso, stamani nel corso di una conferenza stampa i principali esponenti del folklore agrigentino hanno chiarito la loro posizione.

Una assenza che certamente “peserà” nel non vedere sfilare e ballare gli storici gruppi siciliani legati alla città dei Templi che da sempre hanno animato le vie e le piazze durante quella che fu la Sagra del Mandorlo in Fiore (oggi Festa ndr). A lanciare il grido di protesta Lello Casesa, esponente dello storico gruppo Val d’Akragas: “Una festa degli agrigentini e dei gruppi folkloristici agrigentini. Nessuno può permettersi di intaccare questa antica tradizione legata alla storia di questa città“.

Per la prima volta nella storia, i gruppi agrigentini non parteciperanno alla sagra del mandorlo in fiore: nessuna fiaccolata, nessuno spettacolo al Palacongressi, nessuna sfilata tra le strade della città e al tempio della Concordia.

Una decisione comune – avevano scritto in una nota i gruppi folk agrigentini con in testa il Val d’Akragas – tra tutti i gruppi agrigentini, con in testa il Val d’Akragas e il gruppo Città di Agrigento, maturata dopo la presentazione ufficiale della manifestazione e le indicazioni organizzative adottate dal Parco archeologico. Non è più la sagra, né il festival internazionale del passato che dava centralità e visibilità al folclore internazionale e, soprattutto, al folclore dei gruppi agrigentini“.

Obiettivo del Parco sarà, anche quest’anno, quello di guardare la spettacolarizzazione ed attrazione di effetti scenici e circensi come le Torri umane che poco o nulla hanno in comune con lo spirito della sagra e del festival internazionale del folklore pensato da Enzo Lauretta nel lontano 1952 grazie al quale, successivamente, fu realizzato. Guardiamo con preoccupazione e perplessità al futuro di questa straordinaria manifestazione che, a nostro avviso, deve essere modificata e migliorata distinguendo il momento della sagra e del festival internazionale del folklore con la presenza dei gruppi Unesco“.

La tradizione si preserva – hanno spiegato oggi i rappresentanti dei gruppi folk agrigentini -. Si cambia il nome della sagra in Mandorlo in fiore e la si fa svolgere in un periodo in cui il fiore del mandorlo non c’è più“.

 

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