Il 53enne, come si ricorderà, fu arrestato lo scorso 20 ottobre con l’accusa di avere ucciso Miceli all’interno del suo laboratorio . Ora i difensori dell’uomo, gli avvocati Santo Lucia e Giovanna Morello, chiedono dopo l’avviso di chiusura dell’inchiesta notificato dalla Procura una proroga alle indagini in vista del processo per raccogliere altri elementi utili.
Il “nodo” restano alcuni accertamenti antropometrici che potrebbero portare ad ulteriori sviluppi. Su tutti il numero della scarpa ritrovata in una discarica e che, secondo l’accusa, sarebbe quella che Sciortino avrebbe tentato di far sparire, ma non sarebbe riuscito nell’intento. Un “numero” che secondo la difesa dell’uomo non corrisponderebbe con la pianta del piede.
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