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Omicidio Marzullo: chiesti 18 anni per il nipote reo confesso

18 anni, è quanto chiesto dal Pubblico Ministero per Giuseppe Volpe.

Come si ricorderà, il 19enne confessò l’omicidio dello zio Giaginto Marzullo, avvenuto in contrada Mollarella a Licata nell’agosto dello scorso anno. Alla base dei colpi di pistola che portarono alla morte del 52enne, dissapori familiari tra la stessa vittima e la sorella nonché madre dell’assassino. Soldi alla base dei dissidi familiari culminati con la morte dell’agricoltore. Quel maledetto 18 agosto madre e figlio sarebbero andati a trovare in campagna Marzullo, per chiarire, ma l’uomo avrebbe mostrato la solita aggressività nei confronti della sorella, fatto questo che fece prendere l’insana decisione al 19enne di estrarre la pistola e fare fuoco contro lo zio.

A chiamare i soccorsi la stessa madre dell’assassino, Volpe, invece, sarebbe scappato via, salvo poi confessare dopo un lungo interrogatorio. I 18 anni chiesti dal PM sarebbero frutto dello sconto della pena visto che è stato chiesto il rito abbreviato. Si attende per il 20 dicembre l’ennesima udienza in cui ad essere protagonisti saranno gli avvocati di parte e della difesa.

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