I due sono comparsi davanti al Gup del Tribunale di Agrigento e hanno fatto scena muta. Ha scelto di non rispondere anche l’altra indagata a cui è stata applicata la misura dell’obbligo di firma.
Come si ricorderà, l’inchiesta è scaturita da una denuncia di un commerciante per una possibile tentata estorsione, che ha poi permesso ai militari dell’Arma di scoprire un vero “mondo sommerso” nell’ambito dei furti di energia elettrica in provincia di Agrigento. Enel, come più volte sottolineato dai Carabinieri, è pertanto parte lesa di un sistema di raggiri.