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Palma di Montechiaro laboratorio dell’antimafia: il Sindaco Castellino pensa ad un evento per ricordare Livatino

Palma di Montechiaro è stata vista da sempre per antonomasia come la città della mafia. Si parla di mafia e c’è Palma, si parla di abusivismo e c’è Palma“.

Lo afferma ai microfoni di Radio Radicale, il Sindaco Stefano Castellino (in foto), giovane amministratore e parente di una vittima della mafia. Un percorso familiare travagliato da una tragedia a causa della criminalità che ha portato il primo cittadino a voler lanciare una iniziativa per un evento importante e soprattutto di grande significato.

L’antimafia che noi conosciamo è un’antimafia spesso di convenienza. Il segnale che noi vogliamo dare è che tra vittima e carnefice non vi è differenza, non vi è un vincitore e un vinto, ma vi sono due sconfitti; la sconfitta più grande è quella dello Stato e poi le sconfitte di due tragedie familiari che sono da un lato la vittima, dall’altro l’autore dell’omicidio“.

Palma di Montechiaro ha dato ai natali, da quanto si legge dalle sentenze, a quasi tutto il commando che ha ucciso il giudice Rosario Livatino. Guardando il film che Voi avete realizzato – continua il primo cittadino nell’intervista di Radio Radicale – in cui io che ho quella ferita aperta, sono riuscito a provare pietà per un mio concittadino che si era macchiato di un orribile crimine. In quel momento dissi: questa non è la stessa persona. Questo non vuol dire dimenticare l’evento, ma significa prendere a atto di un cambiamento che è possibile“.

La vicenda è quella legata al killer del giudice Rosario Livatino, barbaramente ucciso il 21 settembre del 1991, il palmese Gaetano Puzzangaro che ha chiesto perdono per quel gesto dando testimonianza di una conversione e di un pentimento verso un atto che lui stesso dice “di non perdonarsi“. Castellino cita le parole di Puzzangaro che ha voluto anche lanciare un messaggio ai ragazzi, dicendo loro che “il percorso nella malavita, non premia, conduce al fallimento“. 

La nostra idea – dice Castellino – è quella di organizzare il 21 settembre (data in cui cade l’anniversario della morte di Livatino ndr) un evento dove proiettare nelle scuole nei primi tre giorni il film ‘Spes contra spem’ e poi chiudere con un evento alla presenza di don Giuseppe Livatino e avere la possibilità di avere Puzzangaro o eventualmente lanciare un suo messaggio affinché lui stesso comunichi alla città il suo stato d’animo nel 2017. Non ci può essere occaisone migliore per ricordare il giudice Rosario Livatino e far capire che cambiare è possibile. Un percorso di vita che evolve e che servirà ad entrare nell’animo dei cittadini; solo così si potrà fare vera antimafia“.

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