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Pastorale Sociale della Curia Arcivescovile: “tutti uniti alle nostre Istituzioni, Agrigento non è questa”

“Dopo i fatti di Licata e il susseguente appello del Sindaco Galanti, la Lettera dei nostri due Pastori (Francesco ed Alessandro), l’operazione “Xydi” e l’appello del Prefetto per un “riscatto e intervento di tutta la Comunità”… come Comunità Ecclesiale e Sociale non possiamo non sentirci coinvolti dal desiderio di riscatto e di rivalsa che può e deve mostrare il forte senso civico e di amore a questa terra che come cristiani e cittadini deve vederci protagonisti”.

Lo scrive in una nota l’ufficio di Pastorale Sociale della Curia Arcivescovile e del Consiglio Pastorale Cittadino di Agrigento.

“Non possiamo più assistere inermi alla distruzione di ciò che ancora pensavamo nessuno potesse rubarci, la dignità di essere cittadini e cristiani convinti per questo di voler alzare la testa e dire… io non ci sto e non accetto che la mia terra e la mia Chiesa possa venire mortificata e degradata dalle losche logiche di chi pensa che è tutto lecito e tutto possibile nel nome del proprio tornaconto e interesse, molte volte illecito. Questa è una terra ricca di contraddizioni, ma anche di potenzialità e certamente è una comunità fiera della sua sicilianità (nel senso più bello e proprio per la nostra cultura e storia), terra di Santi, beati e venerabili, terra di poeti e scrittori (invidiatici da l mondo) terra ricca di grande senso di accoglienza, di solidarietà di condivisione che viene fuori spesso e soprattutto nelle situazioni limite come quelle che stiamo a volte subendo e a volte vivendo da spettatori. Dobbiamo rialzare la testa, dobbiamo ricordarci della nostra dignità di uomini e donne che hanno dato allo Stato e alla nostra storia figure e personalità eccellenti, non possiamo continuare a stare alla finestra mentre poche decine di persone che amano solo delinquere rovinino e deturpino la dignità e l’onorabilità di tutta una Comunità.
Tutti dovremmo dire “Basta” come non mai… tutti uniti alle nostre Istituzioni, alle forze dell’ordine ai nostri Sindaci tutti uniti per dire Agrigento non è questa!”.

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