Arresto convalidato, ma per un solo episodio contestato, e applicazione degli arresti domiciliari. E’ questa la decisione del Gip del Tribunale di Agrigento dopo l’arresto effettuato dai militari dell’Arma dei Carabinieri nei confronti di un operatore sanitario che – secondo l’accusa – durante le sessioni di riabilitazione avrebbe violentato pazienti con disabilità fisiche e psichiche.
Come si ricorderà, le indagini svolte dai Carabinieri e coordinate dal Procuratore della Repubblica, dott. Luigi Patronaggio, e dal Sostituto Procuratore, Dott.ssa Paola Vetro, svolte nelle ultime settimane con ausili tecnici audio/video, avrebbero rilevato svariati episodi di presunta violenza sessuale da valutare.
L’uomo, durante l’interrogatorio di convalida si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere e il legale difensore avrebbe sostenuto il precario quadro indiziario visto che alcune delle presunte vittime avrebbero ammesso solo parzialmente le circostanze dopo essere state convocate dai militari dell’Arma.
Secondo il gip del Tribunale di Agrigento le prove sarebbero invece state solide sul piano indiziario e per questo ha convalidato l’arresto con l’applicazione dei domiciliari.
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