L’assemblea ha stabilito di aderire al comitato di coordinamento dei Liberi Consorzi Comunali della Sicilia per portare avanti una piattaforma di lotta comune a livello regionale e nazionale e ha approvato il documento redatto lo scorso 8 maggio a Caltanissetta.
Intanto domani i lavoratori si riuniranno in assemblea alle ore 10:00 in contemporanea con tutti i dipendenti siciliani dei Liberi Consorzi, mentre per lunedì 18 maggio la RSU ha invitato i deputati regionali della provincia per discutere sulla riforma dei Liberi Consorzi e sulla mancanza di risorse finanziare.
I dipendenti hanno infine deciso di partecipare alla manifestazione regionale che si terrà a fine mese a Palermo.
Un documento elaborato dalla RSU sarà consegnato nei prossimi giorni alle massime autorità per denunciare lo stato di grave crisi del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
A seguito di quanto comunicato, anche la RSU, tramite il coordinatore, Luigi Bottone, nell’assemblea tenutasi oggi presso l’Aula Giglia dell’ex Provincia Regionale di Agrigento, hanno approvato il seguente ordine del giorno:
1. Adesione al Coordinamento dei dipendenti delle ex Province Regionali Siciliane, costituitosi a Caltanissetta il 08 maggio 2015;
2. Approvazione del documento elaborato e diramato dal suddetto Coordinamento;
3. Proclamazione dello stato di agitazione del personale ed adesione a tutte le forme di mobilitazione e di lotta che saranno decise dal Comitato;
4. Adesione alla manifestazione che si terrà a Palermo entro il mese di maggio;
5. Aggiornamento dell’assemblea del personale a domani alle ore 10.00, nella sala “Giglia” della Provincia, per stabilire le modalità di partecipazione alla manifestazione che si terrà in data da stabilire a Palermo e che vedrà coinvolti tutti i dipendenti delle nove ex province;
6. Incontrare la Deputazione Regionale agrigentina giorno 18 maggio rappresentando lo stato d’animo e le problematiche emerse nella presente assemblea;
7. Chiedere l’adozione di norme che garantiscano i posti di lavoro, come, ad esempio quelle che tutelano i lavoratori del Comparto Istruzione o come la proroga fino al 2019 delle norme sul prepensionamento, per le Province in caso di esubero finanziario;
8. Coinvolgere sulla questione province e tutela dei dipendenti, oltre che la classe politica, anche gli organi di stampa i mass media.