Site icon ScrivoLibero.it

Rigassificatore, Carlisi (M5S): “questionario al MISE entro il 6 settembre”

Sta per scadere il termine per la consultazione del MISE (ministero dello sviluppo economico) sul piano strategico nazionale per il GNL. Tutti i cittadini della provincia di Agrigento sono invitati a partecipare cliccando sul link http://adisurv.mise.gov.it/limesurvey/index.php?sid=75921&lang=it“.

E’ il monito lanciato dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Agrigento, Marcella Carlisi, che aggiunge:

Il Sindaco Calogero Firetto, – aggiunge Carlisi – il 20 Luglio 2015, aveva scritto: “E’ intendimento di questa Amministrazione partecipare alla consultazione per una strategia nazionale del Gnl del Mise, rappresentando la volontà di questa Amministrazione attiva, a conferma sia della volontà espressa dai cittadini che della volontà manifestata dalla precedente Amministrazione“.

L’amministrazione avrà già inoltrato le proprie risposte? Sarebbe il caso di farlo sapere ai cittadini. Il questionario riguarda l’utilizzo del GNL (gas naturale liquefatto), quello che potrebbe essere trattato dall’ipotetico rigassificatore di Porto Empedocle, anche per l’utilizzo nei trasporti.
L’Unione Europea ha pensato ad una rete stradale, ferroviaria e navale strategica che dovrebbe essere coperta anche da vettori utilizzanti il GNL. Ciò significa che delle “stazioni di rifornimento” devono essere previste lungo le rotte stabilite. Dalla figura della rete TEN-T (Trans-European Transport Network) si vede come una delle rotte navali passi proprio di fronte la costa agrigentina“.
“I 14 porti nazionali principali (“core ports”) della rete TEN-T “Trans Europea Network Transport” sono: Ancona, Augusta, Bari, Cagliari, Genova, Gioia Tauro, La Spezia, Livorno, Napoli, Palermo, Ravenna, Taranto, Trieste, Venezia ma il documento di consultazione al capitolo 2.7 dice che “Premesso che l’elenco dei 14 porti nazionali previsti nella “Trans European Network Transport” per l’utilizzo del GNL deve essere tenuto presente, ma che anche altri porti possono essere presi in considerazione”, tra i criteri si considera: “Il porto, sempre in una prima fase, sia ubicato a breve-media distanza da terminali di rigassificazione (esistenti o in progetto) per cui siano utilizzabili navi shuttle per il trasporto del GNL fino ai serbatoi di bunkeraggio situati nei porti stessi. In una fase successiva si potranno individuare porti ove installare terminali di ricevimento per scarico diretto da navi metaniere ai serbatoi di stoccaggio;”
L’allegato 2 del documento di consultazione parla del progetto del Rigassificatore di Porto Empedocle. Di seguito le immagini.
Le domande a cui rispondere nel questionario sono le seguenti:
1. Si condivide l’opportunità di prevedere una strategia nazionale per il GNL nel campo dei trasporti marittimi, dei trasporti merci su strada, degli usi industriali e civili e quali sono le motivazioni prevalenti per farlo (obblighi comunitari, miglioramenti ambientali, motivi economici, altro)?

2. Quali obiettivi si ritengono realistici da fissare al 2020 e al 2030 per i diversi settori di uso in termini di numero o tipologie di: mezzi navali, automezzi trasporto pesante, punti di distribuzione, numero depositi, porti da attrezzare e volumi per uso industriale?
3. Quali misure da emanare si ritengono più idonee per raggiungere gli obiettivi indicati, eventualmente distinguendo tra i diversi settori considerati: target obbligatori per settore, obblighi specifici di riduzione delle emissioni per il settore del trasporto, agevolazioni finanziarie, detassazione investimenti, altro?

4. Si ritiene che l’utilizzo del GNL sia una soluzione interessante anche a lungo termine nel settore dei trasporti o rimarrà solo una delle strade percorribili per soddisfare i sempre più stringenti requisiti relativi alle emissioni?
5. Quali fattori sono ritenuti determinanti affinché gli operatori investano nella filiera del GNL in Italia (stabilità del sistema fiscale, fattori minimi di scala, liquidità del mercato GNL, altro)?
6. Quali delle esperienze europee analizzate si ritiene possano essere utilmente prese a modello ai fini di uno sviluppo in Italia di servizi di tipo Small Scale LNG?
7. Quali sono le infrastrutture e le aree, in terraferma e marittime, che potrebbero essere utilizzate o riutilizzate per le attività di loading o reloading o di deposito di GNL, compatibilmente con le normative di sicurezza esistenti, e quali sono i principali problemi aperti per tale impiego?

8. Considerato l’attuale quadro giuridico in materia ambientale, di sicurezza e di autorizzazioni, quali interventi normativi di armonizzazione, modifica, semplificazione o innovativi si ritiene debbano essere adottati e per quali motivi?
9. Quali ulteriori argomenti sarebbe utile trattare in norme tecniche e/o linee guida di emanazione nazionale?
10. Il tema dell’accettabilità sociale delle infrastrutture della filiera del GNL risulta importante per creare le condizioni ottimali per la loro realizzazione. Si ritengono adeguate le azioni di promozione dell’accettabilità delle infrastrutture della filiera del GNL individuate nel documento? In caso negativo, formulare proposte per ulteriori azioni“, conclude Marcella Carlisi.

Exit mobile version