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Sindacati vs Lo Bello: è scontro aperto

Nuova replica delle sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil al vice presidente della Regione Siciliana, Mariella Lo Bello (in foto). In una lettera a firma dei segretari generali provinciali, Massimo Raso, Maurizio Saia e Gero Acquisto, affermano:

“Caro Vice Presidente,
Ella vorrebbe “mettere agli atti” che è mancato per Noi, per le Organizzazioni Sindacali se il prossimo 7 Dicembre non si terrà il previsto incontro.
Che strano! Noi (benedetta ingenuità!) ci aspettavamo che Ella dicesse:
“Cari Compagni ed Amici, mi dispiace essere stata fraintesa… dove ci dobbiamo incontrare? Io sono disponibile!”.
Prendiamo atto della “replica”, ma Le chiediamo (visto che li ha convocati) di mantenere l’incontro con i Direttori Generali di Protezione Civile, Programmazione europea, Attività produttive e Lavoro e di sottoporre loro le questioni che Noi Le abbiamo sottoposto, faccia una “sessione agrigentina” sulle questioni aperte.

Chieda loro, se la Regione sia in grado di:

• chiudere questa vergognosa pagina delle TERME DI SCIACCA e non perdere la stagione 2016 anche a fronte dell’interesse mostrato da importanti realtà imprenditoriali che già operano a Sciacca ?
• dire parole definitive sul futuro della ITALKALI e delle Aree Industriali?
• sbloccare l’edilizia pubblica e privata con particolare riferimento alle infrastrutture , operare un concreto recupero dei centri storici (ad Agrigento chiudere l’annosa “ questione Cattedrale”), migliorare la vivibilità delle città e delle degradate periferie urbane?
• Avere una politica per salvaguardare la PESCA e le Marinerie di Sciacca, Licata e Porto Empedocle?
• Investire sui beni culturali e sulla cultura: la valle dei templi ed il resto delle bellezze storiche e ambientali, i percorsi eno-gastronomici, il rilancio del turismo?
• dare un futuro al CUPA? Noi siamo preoccupati dal fatto che nella legge sui Liberi Consorzi sono sparite le competenze sulla materia e, in generale, sul futuro del “polo universitario agrigentino”?
• Non perdere un centesimo delle risorse per migliorare la qualità dell’assistenza sociale e sanitaria per migliorare la qualità della vita dei soggetti deboli: anziani, disabili, bambini?
• far partire i concorsi nella sanità, la nuova rete ospedaliera, salvare i “punti nascita” con tutte le prescrizioni del Ministero?
• abbattere il peso opprimente delle bollette di ACQUA e RIFIUTI, ritornando ad una gestione oculata di questi servizi?

Solo per parlare di alcune cose “agrigentine”… fermo restando che ovviamente siamo anche interessati a capire che intenzione ha il Governo su:
• precari della Pubblica Amministrazione e sul futuro dei Lavoratori delle provincie;
• Formazione professionale e per quanto riguarda gli Sportelli Multifunzionali;
• Forestazione, ESA e Consorzi di Bonifica;
• infrastrutture viarie e i collegamenti;
• Fondi strutturali della nuova programmazione europea 2014-2020;
• ammortizzatori sociali;
• povertà (stiamo rimanendo l’unica regione che ancora non ha una legge organica di contrasto alla esclusione sociale e povertà).

In questi 3 anni abbiamo visto davvero ben poco in generale e nulla per la nostra provincia.
Continuiamo a chiedere ed a sperare in una “svolta”, in questa svolta cambiare atteggiamento verso le Organizzazioni Sindacali Confederali sarebbe stato un primo passo.
Permane intatta la nostra disponibilità ad un confronto vero.
Questo abbiamo chiesto con la “lettera aperta”, a questo Noi pensavamo.
Pensavamo che non avrebbe avuto nessun problema ad incontrarsi, con gli uomini e le donne del sindacato agrigentino verso cui è davvero innaturale che Ella non provi quella riconoscenza per tutto quello che Le ha dato in tutti questi anni.
Al punto cui siamo giunti non è importante se ci incontremo o meno, ma deve sapere Lei e l’intero Governo, che su queste questioni, nei Comuni della nostra provincia, nelle iniziative che faremo, nelle piazze ed ovunque, non smetteremo di batterci per chiedere soluzioni; per chiedere lavoro e sviluppo per questo pezzo di Sicilia mortificato prima dalla cattiva politica ed ora dalla sua assenza e dalla sua inconsistenza”.

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