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Un agrigentino scrive a Lillo Firetto

Pubblichiamo la lettera di un agrigentino che si rivolge al candidato sindaco di Agrigento, Lillo Firetto (in foto):

Caro Lillo,
si è già capito chi sarà il prossimo Sindaco di Agrigento, non ci sono più dubbi in merito, sarai tu: il biondo empedoclino che nell’attuale campagna elettorale credo non abbia dei veri competitors, anzi gli attuali ed altri ufficiali candidati sembrano essere stati messi quasi a fare paradossalmente da contraltare alla tua persona; tu sarai il primo, per tantissimi motivi; principalmente perchè hai già un’esperienza amministratiiva maturata che ti dona referenze e know how; poi perchè nessuno potrà competere con la tua favella e la tua abilità diplomatica, non si può negare che sei un ragazzo in gamba, che sai argomentare con criterio e risulti anche accattivante; ma ciò che ti ha già dato la vittoria a tavolino sono le alleanze che hai stretto con i mostri sacri della politica; si fanno i nomi di Alfano, Di Mauro, e anche di esponenti del PD; se ci mettiamo anche gli associazionismi vari, che dietro a dei bei loghi e mirabolanti slogan celano qualche riciclaggio di comodo vuoi che la partita non sia vinta? E lo sarà, dormi sonni tranquilli; del resto, tu te la ridi, dall’alto dei tuoi mega manifesti elettorali sei metri per tre, con quell’abbigliamento sobrio, pulloverino grigio chiaro e camicia bianca, e quel sorriso furbetto da collegiale inglese laureando; ecco caro amico Lillo, vorrei che tu questa volta lo fossi veramente un Inglese; vorrei che il giorno dopo le elezioni iniziassi a lavorare con flemma e fairplay per questa nostra disastrata città, che ha molti, un’infinità in più, di problemi rispetto a Porto Empedocle; vorrei ti occupassi seriamente del decoro urbano, della viabilità, di cose essenziali ma basilari e tentassi di innescare una nuova mentalità e una nuova speranza nei miei concittadini; soprattutto mi piacerebbe che tu ti sganciassi dalle solite logiche della spartizione e del potere; certo, mi rendo conto che necessiterai di risorse, ma vorrei che le trovassi senza svendere al migliore offerente il bene comune e complessivo della nostra città; vorrei un Sindaco da stimare e da sostenere, non un’ennesimo figlio delle parole al vento e delle promesse mai mantenute; ti auguro un buon lavoro, al servizio della nostra realtà rantolante e umiliata proprio dalle persone che a vario titolo rappresentano la maggior parte di coloro che adesso ti sostengono”.
Con amicizia
Giuseppe Cattano

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