Lo scrivono i vertici della CGIL di Agrigento, Massimo Raso, Alfonso Buscemi e Matteo Lo Raso, in una nota il giorno dopo l’Assemblea dei Soci che ha visto ancora una volta un “nulla di fatto”.
“Questo tema c’è tutto ma è ormai chiaro a tutti che la radice dei problemi del CUPA è legata al ritardo e al modo con il quale la Regione ha affrontato l’intera vicenda.
Ma questo “siparietto” assai sopra le righe tra Firetto e Barbieri che adesso fa il giro dei social, non ci entusiasma, non possiamo ridurci a fare da “tifosi” dell’uno o dell’altro, per la banalissima ragione che, aldilà delle contingenze, Comune-Provincia e Camera di Commercio erano e restano fondamentali per il rilancio del CUPA e tutta la “battaglia” non può ridursi solo ad una battaglia di potere su chi elegge il Presidente!
Qual è il “progetto” di Polo Universitario che abbiamo in mente? Cosa dev’essere l’Università ad Agrigento, come rispondiamo alle esigenze di studenti, famiglie, sistema produttivo e sociale: a queste domande ci piacerebbe veder cimentare gli “attori” di queste vicende.
E su questo non c’è chiarezza da nessuna parte, perché nessuno rende esplicito fino in fondo qual è questa sua idea, questo non costituisce oggetto di un dibattito pubblico sul futuro dell’Università.
Speriamo finisca presto questo clima, che si restituisca serenità e futuro agli studenti, alle loro famiglie e ai dipendenti di un CUPA che può ancora scrivere pagine importanti per questa provincia“.