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Acquisto (Uil): “Agrigento non può e non deve restare provincia di serie B, si pongano rimedi”

Gero Acquisto Segretario Territoriale Generale della Uil agrigentina interviene dopo l’infausta giornata di oggi che ha devastato e isolato gran parte del territorio e creato seri disagi alle comunità della nostra provincia, per le piogge cadute soprattutto sul versante ovest dell’agrigentino (Ribera-Sciacca-Menfi).

“Un’altra giornata difficile e caotica per la provincia di Agrigento per le condizioni atmosferiche e la pioggia che ha causato purtroppo ulteriori danni, soprattutto a campagne, strade, abitazioni e a strutture ricettive risparmiando fortunatamente i cittadini. E’ chiaro che l’allarme meteo e il sistema degli inteventi e della sicurezza hanno operato con grande dedizione e professionalità. (la protezione civile, i vigili del fuoco, gli operai del libero consorzio che con idrovore, mezzi e uomini hanno fatto un lavoro di equipè straordinario e hanno ripulito strade statali e provinciali cercando di allievare i disagi ai cittadini e agli automobilisti delle zone interessate. Però adesso alla luce degli ultimi fatti; prima Licata, adesso l’area del saccense e la zona interna dei Sicani da Caltabellotta a Bivona non si può andare avanti così. Qui ci vuole un intervento forte di prevenzione per questi territori che sono facile preda di eventi atmosferici che possono devastare i nostri comuni e mettere in serio allarme i residenti, per tutto ciò servono ingenti risorse economiche. Crediamo che adesso bisogna accelerare con gli investimenti viari e infrastrutturali e con la messa in sicurezza dei fiumi. Il maltempo non può condizionare la vita dei 500 mila abitanti della provincia in maniera periodica e sistematica. Ci vogliono progetti e interventi seri e risolutivi, ci sono strade statali e provinciali che non rispettano minimamente gli standard di sicurezza. Molti comuni interni rimangono totalmente isolati ai primi scrosci di pioggia, i governi nazionali e regionali devono fare filtro e sinergia con gli organi periferici per accelerare gli investimenti primari per la provincia di Agrigento, non possiamo permetterci di rimanere una provincia di serie b. Naturalmente la Uil provinciale è vicina,ai cittadini delle zone dell’agrigentino che oggi hanno subito questi ulteriori danni che purtroppo avranno conseguenze economiche non di poco conto”.

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