Il processo trae spunto dall’oramai nota vicenda nella quale l’avvocatessa avrebbe, secondo l’accusa, consumato un episodio di estorsione e tentato altri due episodi; la sorella, invece, sarebbe accusata di avere fatto pressioni in uno degli episodi contestati per una tentata estorsione.
Per il giudice “i fatti emersi sono diversi da quelli contestati” e pertanto gli atti sono stati restituiti alla Procura della Repubblica.