Sono accusati di concorso in estorsione aggravata ed usura. Per due fratelli di 69 e 64 anni di Canicattì il pubblico ministero ha chiesto la condanna rispettivamente a 4 anni e otto mesi e 6 anni di reclusione.
Un 71enne domiciliato a Nato è stato arrestato dai militari dell’Arma dei Carabinieri che hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Corte di Appello presso il Tribunale di Torino dopo la condanna definitiva per il reato di estorsione.
Il 16 settembre 2020, alle ore 19:30, a Canicattì, nella centralissima Piazza IV Novembre, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa del NOR della Compagnia arrestavano in flagranza di reato DRAGOMIR COSTEL DANUT, pregiudicato romeno, fermato mentre riceveva il denaro estorto ad un connazionale in cambio della restituzione della carta d’identità.
Il Nucleo Investigativo Regionale unitamente al Reparto di Polizia Penitenziaria presso la Direzione dell’Istituto di Palermo Pagliarelli, al termine di una complessa e articolata attività di indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Palermo, hanno dato esecuzione ai provvedimenti emessi dal Tribunale di Palermo per l’applicazione della misura
L’indagine sui fratelli canicattinesi Antonio e Giuseppe Maira, arrestati il 9 dicembre 2019 con l’accusa di essere responsabili di usura ed estorsione, è ad una svolta.
Nell’ambito di mirati servizi di prevenzione e controllo del vasto territorio provinciale, personale della Polizia di Stato di Canicattì dava esecuzione all’ordine per la Carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma, a carico di S.P. nato a Palermo classe 1976, residente a Canicattì, dovendo espiare la pena di anni […]
E’ accusato di una ipotesi di estorsione ed una tentata estorsione. A finire nei guai è il favarese sessantenne Gaspare Volpe, noto per essere stato il datore di lavoro della giovane mamma Gessica Lattuca scomparsa nell’agosto del 2018.
Avrebbe estorto 600 euro ad un anziano in cambio della restituzione di due automezzi venduti. Per questo un 36enne fu condannato a tre anni e otto mesi di reclusione.
Un 70enne di Porto Empedocle finisce a giudizio con l’accusa di avere incendiato trentacinque contenitori dei rifiuti ed avere cercato di convincere uno dei responsabili della società che gestiva il servizio di nettezza urbana a pagare.
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