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Agrigento, dati allarmanti dei livelli di disoccupazione

Il silenzio è preoccupante. I dati della disoccupazione nella provincia di Agrigento hanno superato i livelli di allarme.

L’allarme viene lanciato dal segretario provinciale della Cisl di Agrigento, Maurizio Saia (in foto), che aggiunge:

“Eppure, nulla si muove, si cerca di tamponare a macchia di leopardo le emergenze lavoro senza costruire le politiche attive per strutturare meglio il mercato del lavoro.
L’ufficio provinciale del lavoro, non ha più contatto con chi perde lavoro e ne cerca un’altro, ha demandato perfino l’iscrizione nelle liste di disoccupazione che oggi viene fatta direttamente dal lavoratore, oppure rivolgendosi ai sindacati.

Eppure gli strumenti ci sono, il progetto Fixo di Italia Lavoro prevede interventi interessanti per le scuole e università.
Impiego, educazione, formazione e innovazione sono i concetti cardine per creare un mercato del lavoro efficiente e moderno, per favorire tempi e modi di ingresso nel mercato del lavoro per i nostri giovani”.

“Per questo – continua Saia – la nuova agenzia nazionale del lavoro, l’Anpal ha lanciato la figura dei tutor, circa 1000, che intermedieranno tra le scuole e il mondo delle imprese che fanno fatica a dialogare.
Il programma prevede anche dei contributi a sostegno delle scuole secondarie superiori e università che intendano rafforzare i servizi di placement, orientamento ed intermediazione al lavoro”.

“Si protrebbe discutere sulla efficacia degli strumenti, applicati in una area di crisi economica e strutturale come la nostra, dove manca il lavoro, le imprese latitano, la scuola è in difficoltà e l’università praticamente non esiste, però è evidente l’assoluto immobilismo dei soggetti deputati a rivitalizzare l’economia del territorio che danno la sensazione di ignorare il mondo che cambia”, conclude il segretario provinciale della Cisl.

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