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Agrigento, la Dia confisca beni per oltre 2 milioni di euro

Vasta operazione della Dia di Agrigento che ha provveduto alla confisca di beni per oltre 2 milioni di euro.

A finire sotto la lente d’ingrandimento i beni riconducibili all’imprenditore nel settore agro-alimentare Gioacchino Cottitto, 49 anni di Palma di Montechiaro. Si tratta di beni già sottoposti a sequestrato dal maggio 2013. Ad emettere il provvedimento è stata la prima sezione del Tribunale di Agrigento dopo una serie di attività investigative, eseguite dalla Dia, sui flussi patrimoniali e economici.

Cottitto, come ricorderà, venne posto agli arresti nel 2010 dopo l’operazione denominata “Apocalisse” dove, secondo l’accusa, vennero contestati reati che vanno dall’associazione per delinquere di tipo mafioso, al concorso esterno in associazione mafiosa, al riciclaggio e l’intestazione fittizia di beni, riconducibili all’allora latitante, Giuseppe Falsone, ritenuto esponente di spicco di “Cosa Nostra” in provincia di Agrigento.

 

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