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Agrigento, proposta l’attribuzione del “Golden Apple Award” al Parco Archeologico

Nel 2020 Agrigento festeggia i 2600 anni della città con cento manifestazioni d’interesse già pervenute da enti, associazioni e imprese arrivate da Roma e dall’estero per partecipare alla programmazione delle celebrazioni.

Lo scopo dell’evento esaltare il patrimonio culturale materiale e immateriale della Città dei Templi e promuovere una traiettoria di sviluppo economico e sociale del territorio fortemente ispirato all’utilizzo di tecnologie innovative e a modelli di valorizzazione culturale in grado di garantire un’eredità duratura sul territorio.

In proposito il noto tenore Andrea Bocelli in una lettera inviata al sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, ha salutato l’arrivo in città dei giovani di “Viva la gente” per il musical internazionale del Teatro Pirandello, occasione indimenticabile per un ideale abbraccio in una terra morfologicamente votata all’accoglienza e alla coesistenza di persone, stili, espressioni di differenti culture del mondo. Bocelli conclude la sua missiva con queste parole: “E’ bello pensarvi in questa meravigliosa città che si accinge ad essere ciò che in realtà è già da oltre duemila anni, snodo di epoche e di civiltà, terra ispirata e generatrice d’ispirazione”.

Nel ringraziare il grande artista, il Sindaco Firetto ha invitato Bocelli a venire in Sicilia nel 2020, in occasione delle celebrazioni per i 2600 anni di storia della città.

In questa grande circostanza propongo alla Fijet l’attribuzione della GOLDEN APPLE AWARD AL PARCO ARCHEOLOGICO E PAESAGGISTICO DI AGRIGENTO (Sicilia) – Patrimonio dell’Unesco”.

RELAZIONE

Il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, istituito con legge della Regione Siciliana nell’anno 2000, rappresenta l’unico esempio in Sicilia di gestione autonoma di un sito archeologico.

Esso opera già immediatamente all’avvio della sua attività, nell’anno 2002, nei diversi settori di competenza per la conservazione, la fruizione e la valorizzazione del patrimonio archeologico e paesaggistico gestito, secondo il dettato della legge istitutiva, anche ai fini della promozione del territorio più vasto nel quale opera.

La sua attività è molto varia e diversificata e spazia dal restauro dei monumenti archeologici alla manutenzione del patrimonio paesaggistico-ambientale, alla divulgazione dei contenuti culturali e naturali del sito e alla loro fruizione e divulgazione anche attraverso sistemi innovativi informatici, alla promozione del territorio più vasto nel quale il sito si inserisce. In tutti questi settori il Parco ha ormai raggiunto livelli ragguardevoli e si pone all’avanguardia, come, a titolo esemplificativo, nel campo del restauro archeologico che lo vede impegnato in operazioni di grande momento tecnico-scientifico riguardanti i principali monumenti della valle: dal tempio di Giunone, nel quale vengono impiegati nuove tecnologie e nuovi materiali per la risoluzione di problemi di carattere statico, al tempio della Concordia, per il quale si è avviata una collaborazione col Polo universitario di Agrigento al fine della informatizzazione della gran messe di dati raccolti con la finalità di rendere disponibili alla comunità scientifica la metodologia della ricerca propedeutica al restauro e tutte le fasi operative di cantiere, al santuario di Asclepio, nel quale si verifica, attraverso opportune indagini, la consistenza del paesaggio antico e si propone un esempio di “restauro” paesaggistico con la riproposizione del bosco sacro che esisteva nell’antichità.

Il Parco, oggi, si apre alle esigenze dell’Università, costituendosi come luogo per la formazione degli studenti e degli specializzandi in varie discipline: da Economia ad Architettura a Beni Culturali e Lettere a Ingegneria. A tal fine è stata già sottoscritta una convenzione col Rettore dell’Università di Palermo e analoga iniziativa è in corso col Polo Universitario di Agrigento, mentre collabora già con vari atenei italiani e stranieri e con organismi esteri nel campo della ricerca e della conoscenza, sotto vari aspetti, dei suoi contenuti.

Nel campo della fruizione, si sottolinea come il Parco risulti uno dei siti archeologici più aperti e accessibili esistenti, con l’introduzione del prolungamento dell’orario di visita anche notturno in area che sono stati dotati di nuovi impianti di illuminazione e con la realizzazione di sentieri e percorsi privi di barriere architettoniche per aprire anche ai disabili aree normalmente precluse ad essi.

La Valle dei Templi, inserita già dal 1998 nella lista del Patrimonio dell’UNESCO, è oggi il sito archeologico più visitato della Sicilia, alla pari con Taormina, e costituisce la maggiore attrattiva culturale della Sicilia centro meridionale“.

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