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Agrigento, si avvia a conclusione la “quattro giorni” dell’Accademia di Studi Mediterranei

Con la consegna del premio internazionale “Empedocle” per le scienze umane, si concluderà domani pomeriggio, sabato 2 dicembre, la “quattro giorni” dell’Accademia di Studi Mediterranei.

Sotto l’impulso del presidente onorario di quest’ultima prof. Assuntina Gallo, si è svolto prima il Forum internazionale “Lampedusa ieri e oggi”: uomini in cammino” che si è occupato del delicato tema delle migrazioni, poi ha avuto luogo la cerimonia di dedicazione di cinque alberi ad altrettante personalità nel “Giardino dei Giusti” adiacente la via Sacra nella Valle dei templi; domani pomeriggio il premio che, come già annunciato, andrà a quattro personalità di grandissimo spessore.

Per la prima sezione, riguardante il Dialogo interreligioso, che è stato il tema conduttore dell’intero ciclo di manifestazioni, il premio sarà consegnato a Sayyed Jawad Mohammed Taqi Al Khoei. Questi è nato nel 1980 a N ajaf dalla famiglia del leader spirituale dei musulmani sciiti. Nel 1994 venne ussico ed padre e lui dovette emigrare in Iran dove intraprese gli studi islamici che continuò poi al rientro in patria nel 2003. La laurea la conseguì a Londra nel 2008 e nel 2010 svolse un master ad Amman. Ha completato quest’anno a Londra il proprio dottorato. Egli è membro di numerose organizzazioni teologiche e religiose che si concentrano sul dialogo interreligiosi e sulla creazione di relazioni più strette tra i gruppi di fede. E’ firmatario dell’iniziativa “Parola comune” tra musulmani e cristiani e nel 2012 ha ricevuto un importante premio per la pace. E’ anche presidente dell’Unesco per lo sviluppo degli studi di dialogo interreligioso all’Università di Kufa. E su questo dialogo ha puntato nel 2013 per lanciare un apposito consiglio iracheno. E’ considerato tra i 500 musulmani più influenti al mondo.

Nella sezione “Il bene culturale nell’archeologia Sacra, dal Monte Nebo al luogo del Battesimo di Gesù” sarà premiato l’archeologo prof. Fra Eugenio Alliata. Frate francescano della Provincia di San Bonaventura in Piemonte, è originario della provincia di Bolzano. Conseguì la laurea in archeologia alla Biblico Bible School in Gerusalemme nel 1982 e nel 19895 ottenne una specializzazione in archeologia cristiana al Pontificio istituto di Roma. Ha partecipato a numerose campagne di scavo ed è autore di numerose pubblicazioni ed articoli. E’ considerato il più grande esperto di archeologia del cristianesimo primitivo in Palestina. In atto è docente presso gli studi biblici francescani di Gerusalemme e direttore del museo archeologico di flagellazione al monastero della via dolorosa della stesso città.

Il terzo premiato, sezione Umanità e solidarietà, è Pasquale Pistorio, nato ad Agira nel 1936. Laureatosi in ingegneria al Politecnico di Torino nel 1963, nel 1967 divenne direttore marketing alla Motorola. In seno alla stessa azienda, della quale divenne vicepresidente, ricoprì vari incarichi di livello internazionale. Nel 1980 rientrò in Italia ed assunse la guida del gruppo SGS che, fondendosi con la Thomson divenne STMicroelectronics, che sotto la sua guida scalò la classifica mondiale delle principali società di semiconduttori. Nel 2005 lasciò la guida della società divenendone presidente onorario e fondò la Pistorio Foundation, organizzazione senza scopo di lucro con sede a Ginevra, con lo scopo di fornire assistenza nel campo della salute, della nutrizione e della educazione, sia attraverso l’aiuto diretto che attraverso donazioni, sostegno finanziario e carità umana, fornendo assistenza ai bambini in particolare nelle regioni meno avvantaggiate della terra. E’ stato anche vicepresidente di Confindustria e presidente di Telecom Italia nel 2007.

Infine la sezione Paolo Borsellino, con il premio che va ad un agrigentino che ha raggiunto risultati più che brillanti nella carriera militare. Si tratta del generale di corpo d’armata Luciano Portolano che vanta un curriculum invidiabile: dopo aver frequentato l’Accademia militare di Modena e la Scuola di applicazione a Torino, conseguì la laurea in Scienze strategiche ed i master in “Gestione integrata e Sviluppo delle risorse umane” e in “Scienze strategiche”. Dopo aver comandato il 18° battaglione bersaglieri e il 18° reggimento dei fanti piumati, dal 10 settembre 2010 al 10 settembre 2012 ha comandato la brigata meccanizzata Sassari. In precedenza era stato addetto militare all’ambasciata italiana a Londra. Numerosi gli incarichi svolti allo Stato maggiore, ma la parte più rilevante della sua carriera sono le missioni all’estero: ufficiale addetto alla Pianificazione ed alle Operazioni in Iraq nel 1990/91, ufficiale addetto alle Informazioni ed operazioni in Iraq e Kwait nel 1991/92, comandante di battaglione in Macedonia nel 1996 ed in Kossovo nel 1999, comandante della Task Force di manovra nel 2003 in Iraq, comandante del Regional Command West con sdede ad Herat nel 2011/2012 in Afghanistan, comandante della missione Unifil in Libano dal luglio 2014 al 18 luglio 2016. Dallo scorso settembre capo di Stato maggiore dell’Allied Joint Fofce Command della Nato a Napoli. Numerosi le onorificenze ed i riconoscimenti che gli sono stati assegnati, sia in Italia che all’estero.

Riconoscimenti saranno consegnati anche al direttore della Direzione Centrale Affari Generali della Polizia di Stato Filippom Dispenza ed al presidente del Centro Sportivo Italiano di Milano Massimo Achini.

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