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Agrigento, TARI 2017. Alfano (Agrigento Cambia): “tariffa collegata ai costi del servizio”

Giovedi sera è stata votata dal Consiglio Comunale di Agrigento la TARI 2017 un documento complesso che ha richiesto a tutti NOI “non addetti ai lavori” uno studio ed una spiegazione approfondita utili ad una comprensione del provvedimento“.

Interviene così il consigliere comunale di Agrigento del movimento “Agrigento Cambia”, Gioacchino Alfano (in foto) dopo l’approvazione delle nuove tariffe TARI 2017.

Ho letto da alcuni consiglieri dell’opposizione che la TARI 2017 è un provvedimento che nulla contiene ad eccezione dei rincari dovuti all’incapacità dell’amministrazione comunale e dell’Assessore al ramo ma non è così, ritengo pertanto necessario fare un poco di chiarezza.
Bisogna, innanzitutto, spiegare agli agrigentini che la tariffa Tari è strettamente collegata ai costi del servizio e che qualsiasi scollamento dalla previsione, più semplicemente dai costi previsti dal contratto, si ripercuotono immediatamente sulle nostre tasche. Nell’anno in corso abbiamo subito uno scellerato provvedimento del Governo Crocetta che ci ha costretto, dall’oggi al domani, a dover conferire presso discariche da noi lontanissime Catania e Lentini con un aggravio dei costi di circa € 1.700.00,00 assorbendo in tal modo i benefici derivanti sia dalla riduzione dei costi del personale che dalla, sia pur limitata, attuazione della differenziata“.

Ma nella TARI 2017 – sottolinea Alfano – vi è di più, infatti, sono previsti i costi iniziali per l’avvio su tutto il territorio di Agrigento della differenziata, azione necessaria per poter vedere finalmente ridotto il peso delle bollette sulle famiglie che risulterebbero alleggerite nel loro ammontare sia dai minori costi di conferimento che dal contributo CONAI.
Poi cosa dire dell’importante lavoro di mediazione portato avanti dall’amministrazione comunale e dall’assessore Fontana in vista della costituzione dell’SRR, non voluta da alcuni comuni limitrofi, ma fortemente voluta dal palazzo dei Giganti che vede l’SRR come unico mezzo per prevedere una riduzione sostanziale dei costi del personale senza, sottolineo senza, alcun licenziamento ma con una più razionale redistribuzione del personale e con un servizio che, in via previsionale, dovrebbe anche essere migliore di quello attuale“.

Voglio evidenziare, altresì, che i gruppi Cambia e Rinasce con il sostegno della maggioranza presente in aula, mi riferisco al PD rappresentato dal Dott. Riolo ed alternanza popolare, hanno portato in aula e votato due emendamenti diretti a riequilibrare il peso della TARI sui locali annessi agli edifici di culto, emendamenti che hanno registrato la totale astensione dell’opposizione.
Infatti, sebbene il regolamento comunale vigente prevedesse l’esenzione degli edifici di culto dal pagamento della TARI nella proposta di delibera i “luoghi di culto” risultavano inseriti nella voce 1 delle utenze non domestiche con un coefficiente di circa € 5,60 mq, abbiamo quindi provveduto a richiedere all’amministrazione di procedere alla correzione di tale errore mediante la cancellazione e conseguente la creazione di una nuova voce la 31 che prevedesse, unicamente per i locali annessi agli edifici di culto, una tassazione con un coefficiente non superiore a € 0,32 mq“.

Dobbiamo credere nella volontà e nell’impegno dell’amministrazione di voler cambiare rotta sulla tematica dei rifiuti, ma ancor di più dobbiamo credere nella volontà e nella capacità di noi agrigentini di poter cambiare le nostre abitudini, solo così nel prossimo futuro potremo davvero vedere un miglioramento della qualità della vita nella nostra città e poter assistere finalmente ad una riduzione sensibile dei costi delle bollette“, conclude Alfano.

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