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Agrigento: una mostra per celebrare il 146° anniversario della morte di Raffaello Politi

Il 10 ottobre del 1870 moriva ad Agrigento Raffaello Politi. Nel 146esimo anniversario della sua morte il Libero Consorzio di Agrigento rende omaggio alla memoria dell’illustre pittore ed architetto siciliano

con un’originale iniziativa: l’apertura straordinaria della “Galleria Espositiva della Scala Reale” dove verrà esposto, per l’occasione, il tomo 45, anno 12, anno 1834 del “Giornale di Scienza, lettere ed arti per la Sicilia” con un articolo scritto dal Politi e corredato da un suo originale disegno. Un omaggio, quindi, alla memoria ed alla figura di un indimenticabile archeologo, esponente della vita artistica agrigentina che ha lasciato un’importante eredità culturale in tutto il territorio provinciale.

L’apertura al pubblico della “Galleria” sarà curata dagli studenti del Liceo Scientifico e delle Scienze Umane “R. Politi” di Agrigento (nel 1889 al Politi sarà intitolata, per effetto di una deliberazione della giunta comunale del 24 febbraio 1889, la Scuola Normale, poi Istituto Magistrale e oggi Liceo Pedagogico e Scientifico).
All’interno della “Scala Reale”, inoltre, sarà possibile osservare una mostra permanente ispirata alla Sagra del Mandorlo in Fiore ed al Festival del Folklore realizzata da importanti nomi del panorama artistico nazionale ed internazionale e la mostra temporanea sulla storia dell’ottocentesco “Magnifico Palazzo della Provincia e della Prefettura” .

La Galleria aprirà al pubblico, esclusivamente, nel pomeriggio di lunedì 10 ottobre, dalle 14.30 alle 19.00.
Per una migliore comprensione della storia, degli eventi costruttivi e degli elementi architettonici ed artistici del “Palazzo” verrà distribuita una brochure esplicativa corredata da foto e notizie.

Raffaello Politi nacque a Siracusa il 2 settembre 1783. Nel 1809 si trasferì ad Agrigento, dove lavorò come copista, ritrattista e pittore storico. Oltre che come pittore si fece conoscere anche come architetto e soprattutto archeologo, dedicandosi agli scavi di Agrigento. Nel 1826 prese parte alla costruzione del Telamone nella Valle dei Templi. Per l’interesse dimostrato verso il miglioramento delle condizioni socio-economiche di Agrigento è nominato presidente della Società Economica di Girgenti.

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