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Amministrative Agrigento, Giuseppe Di Rosa: “Meno male che c’è Lillo Firetto”

Ma meno male che è sceso in campo Lillo Firetto per le elezioni ad Agrigento. Ma meno male che è il candidato ideale e che è al di fuori dai partiti; prima c’era chi stava sopra ora invece c’è chi sta fuori e magari di lato ai partiti.

Meno male che lui non ha mai interagito con la nostra città che non è certamente la sua; e quando ha amministrato la città col suo assessore insieme al nostro carissimo ex sindaco Zambuto“.

Con queste parole il candato sindaco di Agrigento ed ex consigliere comunale, Giuseppe Di Rosa, interviene dopo l’ufficializzazione della candidatura di Lillo Firetto.

Se lo è dimenticato cosa ha fatto per Agrigento ma soprattutto cosa non ha mai fatto anche da deputato regionale. Meno male che la sua missione è quella di fare il sindaco, ovunque lo votino e a prescindere dai partiti salvo poi avere un curriculum legato ai partiti e alla sua vita politica che parla da solo. Meno male che ora vuole anche i voti della sinistra; quei voti che non prenderebbe l’amato presidente Alessi. Meno male che con uno scatto di bontà estrema, vuole fare il sindaco nella città dei templi senza il rigassificatore, tanto non si fa ha detto e questo tanto non si fa dovrebbe bastare? Ma a chi! lo diceva sempre Antonio De Curtis, in arte Totò. Meno male che scrive lettere aperte ai cittadini e rende noto che il suo impegno per Agrigento sarà totale, bene, bravo, bis ma a che titolo lui si identifica come agrigentino se ad oggi lui da Agrigento ha solamente preso a piene mani e stando alle spalle di personaggi politici che tutti conoscono. Meno male che con una passata di spugna, tutti adesso dimenticheranno chi è Lillo Firetto e a quale casta appartiene, casta che oggi non rinnega certamente (ci sta di lato anzi fuori ha detto) ma che gli sta dietro e lo sostiene. Meno male che votando Lillo Firetto il bilancio comunale avrà un sussulto di feroce dinamismo, come quello che ha contraddistinto il bilancio del comune dove ha fatto il sindaco fino ad oggi. Meno male che lui, non tiene agli affari della famiglia e non porta acqua al mulino di casa sua ma porta acqua ed altro solamente alla popolazione; ma a chi? Come sopra. Meno male che Firetto non giudica i suoi avversari, non li critica, non si accapiglia con nessuno, ma veramente crede che non sia chiaro il teorema; Agrigento con la sua elezione a sindaco sarà amministrata da chi ha sempre amministrato, sempre le stesse facce, sempre gli stessi nomi e noi, vivremo sempre gli stessi problemi. Meno male che stando fuori dai partiti, nessun uomo politico si avvicinerà a lui e il bello è che mente sapendo di mentire e tutti qui in città, sanno benissimo che lo sta facendo. Meno male però e qui mi fermo ma solo fino a quando non metteremo in chiaro alcuni aspetti molto più significativi, che adesso non c’è Nerone ma c’è Di Rosa che dal basso di questa città, ha sempre voluto e cercato giustizia, lealtà e comprensione per coloro i quali vivono giornalmente problemi enormi che la casta e Lillo Firetto invece non immaginano neanche, dall’alto delle loro eterne poltrone. Meno male“.

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