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Atti vandalici ad Agrigento, Saia (Cisl): “azioni illegali classificati come crimini d’odio”

Gli atti vandalici verso il patrimonio pubblico sono azioni illegali e possono essere classificati come crimini d’odio“.

Lo afferma il segretario provinciale della Cisl di Agrigento, Maurizio Saia (in foto), dopo l’ennesimo atto vandalico 

Ad Agrigento, da qualche tempo si registra un clima conflittuale, di disprezzo verso gli altri che si manifesta con il tentativo di distruggere quello che altri vogliono costruire.
Ieri sera in occasione della inaugurazione della Stanza della Memoria, l’ufficio che fu del Giudice Rosario Livatino, il Procuratore Luigi Patronaggio ha sottolineato come ad Agrigento ancora bisogna fare molto e che esistono substrati culturali che impediscono lo sviluppo socio economico“.

È evidente come la nascita di queste manifestazioni di odio verso ciò che è civiltà, cultura, verso ciò che è comune, rappresenta un forte ostacolo per la crescita di Agrigento, sopratutto quando avvengono a ridosso di ricorrenze così importanti. La contestazione, quando pacifica e propositiva può diventare un propulsore per la crescita democratica, quando invece genera odio e atti vandalici diventa un crimine da punire con severità“.

Un appello è rivolto a tutti gli attori sociali e politici della città, bisogna fare quadrato ed emarginare chi vuole alimentare la “rissa” ed ingenera confusione nelle persone che in questo momento, sbagliando, si ritengono ai margini del sistema economico e sociale e che attraverso la violenza, anche verbale immaginano di realizzare un mondo diverso. Dobbiamo trovare un modo per fermare la lenta corrosione che sta minando le fondamenta del vivere civile, noi della Cisl siamo disponibili, con la nostra azione e con i nostri comportamenti, insieme a tutti coloro che volessero unirsi a noi a divenire il primo baluardo morale, civile, sociale, per evitare di ridurre questa Città in una Palude“, conclude Saia.

Foto copertina di Nino Riggio

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