Il tutto sarebbe partito da una segnalazione che la piccola vittima avrebbe fatto a scuola. Dopo la denuncia sarebbe però arrivata l’archiviazione del caso, riaperto poi in una fase ulteriore, nell’ambito di un altro procedimento, che avrebbe così portato all’attuale condanna. Per la sorella, parte civile nel processo, anche un risarcimento di 78 mila euro. La difesa dell’uomo aveva chiesto l’assoluzione.