Dopo avere setacciato l’intera zona, le Forze dell’Ordine realizzano che si trattava di un “falso allarme”. Una telefonata “burla” al 113 che ora costerà caro ad un giovane il cui numero è stato rintracciato.
A riportare la notizia il quotidiano “La Sicilia”. Il ragazzino è stato così segnalato alla Procura della Repubblica, presso il tribunale per i minorenni di Palermo, con l’accusa di procurato allarme.