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CGIL Agrigento: allarme discariche, lettera al Prefetto

Intervento della CGIL di Agrigento sul tema delle discariche in provincia di Agrigento. Oggi, il segretario provinciale dell’organizzazione sindacale, Mario Raso, scrive un accorato appello al Prefetto di Agrigento e a tutta la deputazione regionale e nazionale agrigentina.

Questa Organizzazione – scrive Mario Raso – ha ripetutamente chiesto che sul tema in esame si potesse arrivare ad un “tavolo” che esaminasse le criticità ed avesse la forza di imporre ai soggetti direttamente coinvolti e che hanno il dovere di dare le risposte (Regione, Enti locali) di farlo al fine di evitare il collasso del sistema.
Si legge con preoccupazione, ma non con sorpresa, che la discarica di Sciacca chiude.
Non occorre essere veggenti per pronosticare che si appresta a chiudere quella di Siculiana (obbligata ad ospitare i rifiuti di mezza Sicilia!) per saturazione: cosa ne sarà dei rifiuti della provincia di Agrigento?
Su questa grave questione è possibile che nessuno sia impegnato a far compiere un passo in avanti all’intera vicenda?
La CGIL è preoccupata per l’insostenibile riverbero che tutto questo avrà sui bilanci delle famiglie, poiché essere costretti a portare i rifiuti fuori provincia comporterà enormi costi di trasporto che si scaricheranno sulle bollette dei Cittadini Utenti.
E’ stato consegnato un “dossier rifiuti”, si è allertato più volte tutti sulla gravità di questa situazione… non si sa più a quale Santo votarsi: la Provincia non esiste più e cambia Commissario ogni mese, i Comuni sono (a cominciare dal capoluogo) commissariati, non esiste nel territorio provinciale altra Autorità.
Per questo si torna ad appellarsi ad Ella, cui si riconosce il potere del coordinamento delle iniziative sul territorio e della capacità di interlocuzione con i vari livelli di governo, affinché urgentemente si intervenga.
Anche la Deputazione Regionale e Nazionale non può sperare che i problemi si risolvano da soli, ci si augura facciano anch’essi la loro parte per garantire che si eviti proprio qui, nella provincia agli ultimi posti per reddito procapite, questo ulteriore salasso alle Famiglie”.

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