L’appezzamento, di oltre 1000 metri quadrati, appartenente a cinque soggetti imparentati tra di loro, sarebbe stato adibito dagli stessi in una vera e propria discarica a cielo aperto, in cui venivano conferite anche carcasse di auto oltre che rifiuti speciali.
Apposti i sigilli per inosservanza delle norme ambientali, i proprietari si sarebbero appellati in Cassazione, ma sarebbero rimasti a bocca asciutta.
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