Gli uomini della Squadra Mobile di Agrigento sono riusciti a rintracciare e fermare a Grotte un nigeriano coinvolto nell’inchiesta della Dda de L’Aquila che ha sgominato una presunta associazione mafiosa nigeriana.
Il giovane trentenne si era rifugiato nelle campagne di Grotte dopo che la Direzione Distrettuale Antimafia de L’Aquila aveva disposto il fermo. Secondo l’accusa, i soggetti coinvolti nell’inchiesta sarebbero appartenenti alla cellula denominata “Pesha”. Si tratta di una organizzazione di tipo mafioso denominata “Supreme Eiye Confraternity (Sec)” che si starebbe diffondendo in molti Stati europei.
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