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Il Comune di Lampedusa scommette sui “Sette Palazzi”

Il Comune di Lampedusa partecipa al bando del piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate, lanciato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, puntando dritto al cuore di Lampedusa:

i Sette Palazzi, cioè, il nucleo urbano originario di Lampedusa – il primo insediamento residenziale di metà ottocento – per riconferire dignità formale e significato ai prospetti e agli edifici posti lungo via Vittorio Emanuele e recuperare per il riuso uno degli immobili di proprietà comunale (alcuni locali in uno dei palazzi) per farne il laboratorio per i giovani, un centro per la formazione e l’orientamento giovanile. Da qui il titolo dell’iniziativa, quasi un manifesto: Il sistema urbano storico, il nuovo laboratorio giovane.
“Stiamo tentando un’azione orientata al recupero urbano, anche attraverso lo sforzo di ricostruire sistemi di regole e strumenti di pianificazione coerenti – dichiara Il Sindaco di Lampedusa – e tuttavia lo sforzo centrale attiene l’avvio di concreti processi di recupero e riqualificazione, per combattere la frammentazione, ma anzi cercando di costruire una identità ai luoghi, rivitalizzando questi edifici di età borbonica e restituendoli al circuito sociale ed economico della comunità”.
Il recupero di elementi di vivibilità e socialità, così come quello della riqualificazione fisica e di valorizzazione, sono dunque esigenze centrali per Lampedusa, anch’essa rivolta ad invertire – mentre accoglie ogni anno migliaia di turisti – fenomeni interni di disagio e marginalità.
La proposta presentata si integra con altri interventi di riqualificazione previsti con il piano dell’edilizia scolastica.

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