Il processo, nato dall’inchiesta denominata “comunità degli orrori”, è terminato nel pomeriggio di ieri con la condanna del giovane operatore. Per la difesa, che aveva chiesto l’assoluzione, i fatti sarebbero andati diversamente ed il rapporto non si sarebbe neanche consumato.
I pm avevano chiesto per il giovane la condanna a tre anni e sei mesi di reclusione.