E’ stato pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente www.provincia.agrigento.it l’avviso per la concessione di un contributo economico ai nuclei familiari in difficoltà e con a carico un disable diversamente abile.
Avrebbe maltrattato dal 2018 e per alcuni anni la mamma e la sorella disabile. Secondo l’accusa una 52enne di Licata avrebbe preso a schiaffi, pugni e spintoni le loro congiunte.
Avrebbe finto di essere una maresciallo dei Carabinieri e avrebbe raggirato una 48enne affetta da problemi di deficienza psichica appropriandosi dell’abitazione e – successivamente – trasferendosi da lei facendosi mantenere.
Raccogliendo il monito lanciato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella “La Repubblica appartiene a tutti, anche alle persone disabili”, arriva all’attenzione del Governo nazionale il caso di Maurizio Puccio, il soggetto disabile al 100 per cento, dipendente del Libero Consorzio Comunale di Agrigento (ex Provincia), trasferito in un luogo di lavoro distante 70
Finisce sotto la lente di ingrandimento della Magistratura penale la vicenda di Maurizio Puccio, il dipendente portatore di handicap del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, invalido al 100 per cento e “soggetto fragile”, il quale nelle settimane scorse aveva scritto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed all’Ispettorato del lavoro del capoluogo, per
Avviso di conclusione delle indagini preliminari per altre persone nell’ambito dell’indagini sulla morte di un disabile psichico di 48 anni deceduto in una comunità di Naro dove alloggiava.
Chiesto il rinvio a giudizio per cinque persone accusate di omicidio colposo nell’inchiesta scaturita dalla morte di un disabile 66enne ospite di una comunità di Naro.
Un disabile agrigentino, richiedeva, tramite il proprio amministratore di sostegno, di essere ricoverato presso un’apposita comunità alloggio, con retta a carico del Comune di Agrigento.
Un sessantenne agrigentino è rimasto ferito e trasportato all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento dopo che la carrozzina elettrica dove si trovava si è ribaltata nei pressi del Tempio di Giunone.
Condannati rispettivamente a sei anni e due mesi e sei anni di reclusione i due coniugi di Naro, zii e tutori del disabile 33enne che – secondo l’accusa – sarebbe stato legato a letto con una catena alla caviglia.