E’ stata confermata l’ordinanza di custodia cautelare a carico di due giovani 14enni arrestato lo scorso 23 aprile con l’accusa di aggressione ad un ex assessore comunale di Licata.
Come si ricorderà, l’ex amministratore comunale, aveva ripreso i minorenni poiché sorpresi a danneggiare alcuni cartelloni all’interno della villa comunale Regina Elena. Per tutta risposta, i due minorenni, aggredirono l’uomo provocandogli delle ferite e rendendo necessario l’intervento dei medici dell’Ospedale “San Giacomo d’Altopasso”.
Secondo l’accusa, i giovani, sarebbero altresì coinvolti nell’inchiesta sulle presunte torture perpetrate ad alcuni disabili che – nel mese di gennaio scorso – aveva portato all’arresto di tre maggiorenni.
E’ stato così rigettato il ricorso presentato presentato dagli avvocati difensori dei due 14enni che restano dunque collocati in due distinte case-famiglia. In particolare, solo per uno dei due, i giudici del tribunale della libertà hanno valutato non riscontrata la sola accusa di avere fatto da “palo” in occasione della presunta spedizione punitiva nei confronti dell’ex assessore.
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