In particolare, il personale operante interveniva in Via Leonardo da Vinci, dove Cantavenera Giuseppe, fuori dalla propria abitazione, armato di pistola semiautomatica calibro 7,65 browning, regolarmente detenuta, per futili motivi connessi a dissidi di natura privata, aveva esploso 8 colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di A.B. classe 1970 e I.B., classe 1985, entrambi licatesi, disoccupati che venivano attinti rispettivamente da 2 e 3 colpi d’arma da fuoco. Prontamente soccorsi e trasportati presso l’Ospedale Civile ‘San Giacomo d’Altopasso’ di Licata i due venivano riscontrati affetti da: A.B. frattura scomposta e frammentaria al 3 discale del femore con presenza di corpo estraneo proiettile nel contesto dei tessuti molli lateralmente alla frattura, con prognosi gg. 45 ed I.B. ferita d’arma da fuoco alla parte toracica ed addominale, con prognosi di gg. 45.
Nella circostanza, al fine di impedire il linciaggio del Cantavenera da parte della moltitudine di persone che si erano raccolte nell’area teatro dell’evento delittuoso, un militare dell’Arma, riportava traumi contusivi con prognosi di 8 giorni. Espletate le formalità di rito, l’arrestato veniva trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura di Agrigento, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.