E’ infatti caduta l’accusa di omicidio preterintenzionale per cui uno lascia il carcere, mentre l’altro va ai domiciliari.
La vicenda è quella legata alla morte di Bennardo Chiapparo, avvenuta lo scorso 10 febbraio in Ospedale dopo 9 giorni di ricovero.
Secondo la difesa degli imputati “non vi è prova che l’emorragia cerebrale sia stata la conseguenza della caduta per terra”.
Per l’accusa Chiapparo sarebbe stato vittima di una “spedizione punitiva” dopo un rimprovero ad un bambino e dopo essere stato colpito da un pugno avrebbe sbattuto la testa per terra.
I difensori di altri due coinvolti nella triste vicenda, attualmente ai domiciliari, hanno chiesto l’annullamento dei provvedimenti.