Site icon ScrivoLibero.it

Operazione “Giano Bifronte”: il Riesame annulla altre cinque ordinanze

Il Tribunale del Riesame di Palermo ha provveduto ad annullare altre cinque ordinanze cautelari di altrettante persone coinvolte nell’operazione denominata “Giano Bifronte“, condotta dalla Guardia di Finanza di Agrigento e coordinata dalla procura di Agrigento su un presunto giro di corruzione legati all’ottenimento di prestiti agevolati da parte dell’Irfis.

Si tratta di Sebastiano Caizza, 39 anni, di Campobello di Licata, Pietro Carusotto, 61 anni, di Canicattì, Vincenzo Scalise, 41 anni, di Canicattì, Angelo Sanfilippo, 61 anni, di Cabicattì e Calogero Curto Pelle, 61 anni, anch’egli di Canicattì.

Per quest’ultimi il gip del Tribunale di Agrigento, aveva attenuto le misure cautelari, sostituendo l’obbligo di dimora con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Il Riesame, accogliendo le richieste dei difensori, ha annullato il provvedimento di custodia.

Come si ricorderà, nei giorni scorsi era stato lo stesso gip del Tribunale di Agrigento aveva sostituito l’obbligo di dimora con l’obbligo di firma. Ora, arriva la decisione del riesame che annulla il provvedimento ritenendo che i gravi indizi di colpevolezza siano insussistenti.

L’inchiesta, secondo l’accusa, ha permesso di smascherare un vero e proprio sistema corruttivo che si nascondeva dietro alcune “consulenze”. Il tutto per accedere ai prestiti agevolati dell’Irfis FinSicilia spa che, attraverso presunti pagamenti e documenti garantivano l’erogazione dei fondi a chi invece non aveva diritto.

 

Exit mobile version