Una decisione maturata dal fatto che se non vi fossero state dimissioni “non avrebbero approvato ancora il bilancio, quindi l’impegno del consiglio era quello di non farmi lavorare a visto di bloccare l’attività del Comune. Non mi restava che dimettermi per accelerare quanto meno la ordinaria amministrazione“.
“È chiaro – sottolinea Amato – che il permanere di questa compagine consiliare non farebbe lavorare, e il mio rientro li rimetterebbe in sella invece così devono decadere. Le dimissioni potranno permettere ai cittadini di lasciare a casa i soggetti che non rappresentano le loro convinzioni allo stato attuale, a partire da me“.
“Palma va liberata dal cinismo che aveva intrappolato l’Amministrazione e quindi deve andare a votare dandosi subito una Amministrazione, ci auguriamo capace di fare gli interessi della comunità“.