La mancanza di fondi sta infatti mettendo a serio repentaglio il posto di lavoro dei 120 lavoratori a tempo determinato che ora rischiano la rescissione del contratto. Come si legge dalle colonne del “Giornale di Sicilia”, in edicola oggi, i soldi anticipati dalla Regione Siciliana, circa 1 milione e 200 mila euro, starebbero per finire; e con essa la speranza di un futuro lavorativo per i precari.
Il rischio sarebbe quello di vedere una rescissione anticipata, rispetto alla naturale scadenza del contratto di fine anno, del contratto vista la mancata copertura di fondi idonei a garantire la continuità del posto di lavoro.
Intanto ieri mattina nel corso di una assemblea dei lavoratori è stato proclamato lo stato di agitazione. Una situazione che riguarda anche i lavoratori a tempo indeterminato, visto che l’incertezza sul futuro delle ex Province in Sicilia potrebbe causare prepensionamenti o stati di mobilità.
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