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Presunte estorsioni sulle buste paga: patteggiano i fratelli La Gaipa

Chiedono di patteggiare dopo avere risarcito le presunte vittime e tornano in libertà. Sono i fratelli La Gaipa, Fabrizio e Salvatore rispettivamente di 42 e 46 anni, finiti nei guai dopo le accuse di una presunta estorsione a danno di alcuni dipendenti dell’Hotel che gestiscono a San Leone.

Per Fabrizio La Gaipa, finito ai domiciliari lo scorso 14 novembre, e il fratello Salvatore (per lui era stato applicato il divieto di dimora ad Agrigento ndr), è stato così revocato il provvedimento cautelare dal gip del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, dopo la richiesta dei legali difensori, gli avvocati Calogero Petix e Diego Galluzzo.

La richiesta di patteggiamento di una pena entro i due anni, avvia così il beneficio della sospensione condizionale. Per Fabrizio, la cui posizione è stata ritenuta più consistente, il patteggiamento prevedrebbe una pena di due anni, mentre per il fratello Salvatore un anno e otto mesi. Ora spetterà al gip la ratifica.

Secondo l’accusa i due fratelli avrebbero attuato un sistema del cosiddetto “cavallo di ritorno”, ovvero la restituzione di parte dello stipendio previsto in busta paga. I due finirono nei guai dopo la registrazione di uno dei dipendenti.

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