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Rigassificatore di Porto Empedocle: nessuna aggravante per mafia

Sarà la Procura della Repubblica di Agrigento ad occuparsi dell’inchiesta relativa al rigassificatore di Porto Empedocle. Il Gip di Palermo, Alessia Geraci, ha infatti disposto l’archiviazione dell’inchiesta nella parte in cui vi era il riferimento all’aggravante per aver agevolato la mafia.

L’inchiesta, come si ricorderà, era nata dalle dichiarazioni dell’ex Sindaco di Porto Empedocle, Paolo Ferrara e aveva portato la Dda a chiedere la cattura per 10 persone. Richieste, quest’ultime, respinte nei mesi scorsi dal Gip così come una richiesta di provvedimento cautelare minore.

Secondo l’accusa vi sarebbero state ipotesi di reati che vanno dalla corruzione, frode nelle pubbliche forniture, intestazione fittizia di beni e violazione di sigilli. Sciolto il nodo della mancanza di infiltrazione mafiosa, sarà dunque la Procura della Repubblica di Agrigento ora a doversi occupare della vicenda, che dovrà approfondire gli eventuali reati.

 

 

 

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