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Saia (Cisl): “Industry 4.0 Territorio impreparato ad attirare investimenti innovativi”

La quarta rivoluzione industriale ovvero Industry 4.0 il nuovo piano per rilanciare l’industria in Italia, troverà il nostro territorio impreparato a sfruttare la grande quantità di risorse economiche aggiuntive per investimenti innovativi“.

Lo afferma il segretario della Cisl di Agrigento, Maurizio Saia (in foto), che aggiunge:

Dal 2017 al 2020 circa 24 miliardi di euro, in parte previsti nella prossima legge di stabilità, porteranno alla produzione interconnessa e automatizzata, il provvedimento proporrà incentivi fiscali,diffusione della banda ultralarga, formazione nelle scuole e università per creare nuove professioni e incentivare le imprese ad adeguarsi alla nuova rivoluzione industriale.
L’industria nella nostra provincia è sinonimo di crisi, incapacità di trasformazione e innovazione, investimenti e strategie sbagliate, licenziamenti“.

Non esiste – afferma Saia – un piano industriale per lo sviluppo sostenibile,la mancanza di programmazione e interessi contrapposti non hanno permesso la crescita industriale.
Nel territorio sono presenti realtà industriali in crisi, che sfrutteranno le opportunità lontano dal nostro territorio, mi riferisco alla “tedesca” Italcementi, e al gruppo Moncada Energy che decideranno di andare ad investire altrove relegandoci alle macerie.
L’Italkali invece, dopo tanti anni di annunci non riesce ad affermare la propria idea di impresa, i progetti non sono chiari e appaiono poco concreti“.

Non riusciremo a formare i nostri giovani. Scuole inadeguate e università senza seri investimenti nel nostro territorio ci penalizzano. Quali aziende decideranno di investire in assenza di infrastrutture e professionalità adeguate, quali i privati che sceglieranno di fare impresa dove la burocrazia è il freno dell’economia?
Il ritornello è sempre lo stesso, convegni, tavoli tecnici, conferenze di servizio, troppo spesso con attori inadeguati.
Appare sempre più forte la volontà politica di lasciare tutto com’è , in una terra che ama solo criticare e lamentarsi senza che nessuno voglia spendersi e rischiare per invertire la rotta.
L’invito questa volta è rivolto a tutti coloro che vorranno aprire una discussione positiva e senza pregiudizi, a partire dalla politica attiva che ha il compito/obbligo di avviare una serie di azioni programmate e di scelte progettuali condivise, per non rimpiangere l’ennesima occasione perduta“, conclude Saia.

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