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Tentata estorsione a danno di esercizi commerciali del Villaggio Mosè: confermata in Appello condanna per un agrigentino

Confermata la condanna dalla Corte d’Appello di Palermo per Ignazio Natalello, il 60enne che in primo grado fu condannato a due anni e due mesi di reclusione poichè accusato di tentata estorsione.

L’uomo, che si trova ai domiciliari, come si ricorderà, avrebbe chiesto ad alcuni esercenti commerciali del Villaggio Mosè, dopo aver messo della colla nei lucchetti delle serrature, del denaro in cambio di una presunta protezione.

Secondo l’accusa l’uomo avrebbe fatto anche i nomi di eccellenti mafiosi di primo piano, probabilmente per intimorire gli esercenti a elargire il denaro.

La difesa, prima della sentenza che ha confermato la condanna, aveva chiesto ai giudici di rivedere la condanna. Come si ricorderà, nel giudizio di primo grado, era stata esclusa per l’uomo il “metodo mafioso”.

 

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