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Uil di Agrigento: “Sui precari degli enti locali siciliani Roma e Palermo intervengano immediatamente”

Nella difficile vicenda che abbraccia i 22 mila contrattisti e precari degli enti locali siciliani intervengono il Segretario Generale della Camera Sindacale di Agrigento Gero Acquisto e il Segretario Generale della funzione pubblica Fabrizio Danile.

“Siamo arrivati al redde rationem di una vicenda che si trascina da più di vent’anni, quella dei precari degli enti locali siciliani, un bacino troppo importante sia in termini di garanzie occupazionali sia per i servizi che erogano quotidianamente nei rispettivi comuni per la collettività. In molte realtà locali ormai il loro numero è il doppio se non il triplo dei cosiddetti interni, lavoratori a tempo indeterminato. E’ chiaro che la legge 101 nazionale e l’art.27 dell’ultima finanziaria regionale non possono essere applicate nella nostra isola. Infatti entro il 30 giugno 2016 ciascun ente territoriale approva il piano programmatico triennale delle assunzioni di cui all’articolo 30, comma 1, della legge regionale n. 5/2014, effettuabili in ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018, tenuto conto degli spazi assunzionali disponibili in ciascuna annualità. Praticamente questo articolo va derogato e modificato subito e si dovrà procedere ad ulteriori proroghe per evitare che non si possa procedere ai rinnovi contrattuali e gli stessi comuni senza i trasferimenti del fondo delle autonomie sarebbero costrette a non poter chiudere i bilanci e dichiarare il dissesto con conseguenze economiche e sociali drammatiche sul piano sociale e comunale. Chiediamo al Governo nazionale di fare delle deroghe al Patto di Stabilità e al Governo regionale e all’Assessore alle autonomie locali di trovare una soluzione rapida per sbloccare i fondi da trasferire ai Comuni attraverso un riparto veloce che dia ossigeno a questa platea che eroga servizi essenziali per il buon funzionamento della macchina amministrativa locale.La cosa incredibile è che il Governo nazionale per bocca del Ministro Poletti assicura i sindacati che nella prossima legge di stabilità, la flessibilità in uscita sarà esitata, quindi da una parte i dipendenti comunali potrebbero scendere di almeno un 20/25%, dall’altra non si possono stabilizzare definitivamente i precari dei Comuni siciliani, per mancanza di coperture finanziarie e i vincoli assurdi nella spesa corrente. A questo punto, e la cosa è possibile, si storicizzi la spesa su questo bacino di lavoratori per almeno un decennio e si segua un percorso serio e definitivo per dare un degno percorso di continuità e dignità a lavoratori oggi che da più di 25 anni non trovano soluzioni e sono sempre sotto ricatto da una politica che li blandisce, li accarezza ma a cui conviene tenerli in un limbo vergognoso senza un riconoscimento che è stato conquistato e apprezzato per un impegno costante nei settori fondamentali della burocrazia comunale: come la polizia municipale, i servizi sociali e i settori tecnici e finanziari. Per le motivazioni sopra esposte, nel mese di Giugno è prevista la manifestazione regionale dei precari a Palermo e successivamente se non si avranno risposte si proclamerà lo sciopero generale della categoria.

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