Si tratta di un noto imprenditore agrigentino che, secondo le indagini, sarebbe stato costretto a vendere della merce a prezzi stracciati a due soggetti appartenenti alla mafia di Porto Empedocle.
Se durante le indagini l’imprenditore aveva ammesso di essere vittima del racket, in seconda battuta avrebbe negato il fatto. Per tale ragione il 40enne, che ha scelto il rito abbreviato, rischia l’accusa di favoreggiamento e falsa testimonianza aggravata.
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