Site icon ScrivoLibero.it

Agrigento: dedicata lapide in ricordo di Cataldo Tandoy

Cinquantasette anni fa, il 30 marzo 1960, al Viale della Vittoria, mentre rincasava con la moglie, veniva ucciso per mano mafiosa a colpi d’arma da fuoco, il commissario di Polizia, Cataldo Tandoy, allora capo della Squadra Mobile di Agrigento.

Assieme a lui morì anche lo studente liceale, Antonio Damanti, che si trovava per caso a passare di lì, e che fu raggiunto da un proiettile vagante. Questa mattina, per iniziativa del Cepasa di Agrigento presieduto da Paolo Cilona, il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, ha scoperto una lapide nei pressi del luogo dell’agguato. “Un silenzio di morte che parla forte” – dice la lirica di Stella Camillieri, declamata in occasione della scopertura, “che con il tempo esploderà per far conoscere la verità“. 

Il Commissario Cataldo Tandoj aveva indagato sull’omicidio del sindacalista Accursio Miraglia di Sciacca e sulla famiglia mafiosa di Raffadali che nel corso del processo venne ritenuta mandante dell’efferato delitto. Questa sera alle 16 e 30, sempre per iniziativa del Cepasa, presso il salone del Distretto Turistico al Viale della Vittoria, è in programma un convegno sulla figura del Commissario di Polizia, Cataldo Tandoy con interventi di Salvatore Fucà, Enzo Alessi, Mario Raso Enrico Quattrocchi, Michelangelo Taibi ed Elisa Cilona.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Exit mobile version