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Agrigento, licenziamento netturbini, Palermo (Pdr): “amarezza dopo l’esito negativo del verbale di conciliazione”

Amarezza è l’unica parola che rende bene l’idea dopo aver appreso l’esito negativo del verbale di conciliazione”.
Inizia così la nota del Capogruppo del PDR, Nuccia Palermo (in foto), che dopo l’acceso consiglio comunale e soprattutto a seguito dell’esito negativo del verbale di conciliazione esprime netto disaccordo con quanto accaduto.

Si parla di mancanza di adeguata copertura finanziaria all’interno di un bando che in realtà ha dato modo a tutti i partecipanti alla gara d’appalto di prendere visione di ogni aspetto economico relativo al bando stesso. E’ assurdo partecipare ad una gara, vincerla con un ribasso notevole e poi parlare di importi presumibilmente errati. Importi, ricordo, che i partecipanti stessi (ovvero le ditte) avevano l’obbligo di conoscere perfettamente al momento della gara stessa”.

Il Capogruppo del PDR rimane ferma sul proprio pensiero e continua: “E’ obbligo dell’amministrazione tutelare il cittadino dinnanzi ad un mancato servizio che oggi è possibile riscontrare dallo stato penoso in cui versa la città. Parliamo di un bando pubblico, parliamo di soldi pubblici che provengo da imposte altissime e che come minimo dovrebbero garantire al cittadino che ne finanzia le spese di vivere in una città pulita e decorosa”.

Quando parliamo del servizio ordinario parliamo di quanto stabilito dal bando che per 142 unità ha previsto un importo di €. 10.852.442,44 . Importo, che ricordo non essere soggetto a ribasso e che è stato calcolato su un elenco inserito nel bando stesso che ne riposta le unità lavorative prima citate”.

Invito ancora una volta l’amministrazione – conclude Nuccia Palermo – a tutelare l’interesse pubblico nel far si che il servizio venga attuato adeguatamente a quanto previsto dal bando e che le cifre previste vengano utilizzate per il personale per le quali sono state calcolate, ovvero per le 142 unità”.

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