Lo Giudice infatti nel luglio del 2013, nonostante gli obblighi sottoposti alle persone ritenute “socialmente pericolose”, aveva partecipato alla seduta del consiglio comunale di Canicattì in occasione delle celebrazione dei 100 anni di vita di don Vincenzo Restivo.
Secondo la difesa infatti l’ex esponente dell’Udc avrebbe ricevuto l’invito dall’arciprete; tesi giustificativa ritenuta non congrua e dunque non è servita ad evitare una nuova condanna.
Il pubblico ministero, Salvatore Caradonna, al termine della requisitoria aveva chiesto la condanna ad un anno e due mesi di reclusione.
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