Site icon ScrivoLibero.it

Cattedrale di Agrigento simbolo del paradosso, Palermo: “la gente protesta contro la cattiva politica”

“La Cattedrale di Agrigento ancora una volta rappresenta le tante contraddizioni del nostro territorio dove confondere chi chiede i propri diritti da chi li nega è fin troppo semplice soprattutto se accade in tempo di campagne elettorali. Una marcia, una manifestazione importante quella che si terrà domani pomeriggio ma ancor più importante sarebbe fare un’azione verità sulle responsabilità e sulle motivazioni per le quali oggi la città sia quasi costretta a mostrare il proprio risentimento verso una politica assente cercando di spingere le autorità politiche competenti ad un’azione concreta”.

Inizia così la nota stampa del Consigliere comunale indipendente, Nuccia Palermo, che esprime la propria riflessione sull’ormai scandaloso problema che vede scivolare verso il basso la Cattedrale di Agrigento trascinando con se tutta quella politica inconcludente che non ha fatto o ha fatto male, quando doveva e poteva.

“La sfilata di comunicati di adesione, tra nuove ammiccanti starlette e vecchi acrobati politici nel tentativo di non cadere da una fune sempre meno stabile – sottolinea Nuccia Palermo – cozza con una realtà sempre meno vivace e più sonnolenta ”.

“Tante le passerelle dei rappresentanti di governo regionali e nazionali contornate da centinaia di parole – scrive ancora nella nota Nuccia Palermo – la realtà, però, è che sono trascorsi ben sei anni e mezzo e che il sempre più imminente rischio crollo, investendo tutte le attività commerciali della zona e di ben 28 famiglie che rischiano di essere sgomberate, potrebbe rappresentare un ennesimo colpo ad una realtà già defraudata qual è quella agrigentina”.

“Obbligatoria la partecipazione augurandomi, però, che oltre ai comunicati vi siano finalmente i consequenziali atti formali – conclude Nuccia Palermo – e che dal 6 di novembre in poi non si ritorni ad abbandonare il nostro territorio trascorrendo i futuri ed importantissimi 5 anni di governo in mero e proprio periodo di villeggiatura palermitana”. 

Exit mobile version