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È San Calò: partono oggi le celebrazioni per il Santo Nero

Con la prima domenica di luglio comincia la grande festa in onore di San Calogero, il santo nero adorato e venerato dagli agrigentini. Una festa che non riguarda il patrono di Agrigento (San Gerlando ndr), ma sulla quale i tributi ed i festeggiamenti non hanno eguali.

Otto giorni di festa, dalla prima alla seconda domenica di luglio, fra misticismo, antiche tradizioni, leggende e profonda fede cristiana che si uniscono e sprigionano un’energia unica al mondo.
Partiranno infatti oggi le celebrazioni che porteranno all’atteso momento dell’uscita del simulacro che sarà accompagnato in processione dai “Portatori”.
A mezzogiorno, come tradizione vuole, inizierà l’attesa processione per le vie del centro storico agrigentino che vedrà accompagnare il Santo da numerosi devoti provenienti da tutta la Sicilia.
Alla 21 invece la processione “serale” del simulacro del Santo da porta Addolorata al viale della vittoria con la partecipazione delle Autorità Comunali, delle confraternite di Agrigento e dell’associazione dei “Portatori” per poi attendere i giochi pirotecnici in suo onore.

Per questo, in questi giorni, è stato messo a punto il piano di emergenza e del traffico predisposto dal prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, dal Questore, Mario Finocchiaro e dal cardinale Francesco Montenegro.

Una tradizione che come ogni anno ha visto già in questi giorni, e soprattutto ieri, numerosi devoti raggiungere la Chiesa di San Calogero a piedi nudi per diversi chilometri.
Una festa che porta con sé la storia del “Monaco Calogero”, venuto in Sicilia ad evangelizzare e diffondere la fede cristiana; e lo fece in un periodo buio, di pestilenza. Si narra che quel monaco andasse in giro a chiedere del pane da dare ai poveri. La gente, rintanata in casa per paura della peste, al passaggio del monaco “nero”, avrebbe lanciato il pane dalle finestre per evitare che Calogero si avvicinasse troppo alle proprie abitazioni.

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